M’arrecòrde/ Agli albori di Pescara-Foggia

Non è semplice fissare la data d’inizio della storia degli incontri tra Pescara e Foggia. Come noto, la città abruzzese nasce praticamente soltanto negli anni ’20, su iniziativa del suo illustre figlio Gabriele D’Annunzio, che sostiene l’iniziativa della fusione dei due centri che sorgevano sulle rive del fiume Pescara. Di conseguenza, anche la squadra di calcio ha origini recenti. Una formazione locale, la Ursus Aternum, ospita il Foggia in amichevole il 24 agosto 1926: finisce 2-2. Nasce quindi la Società Sportiva Abruzzo, che affronta i rossoneri nel Campionato di Prima Divisione 1928/29: il successo (2-0) arride ai padroni di casa, che s’impongono con una rete per tempo di Florio e Pellegrini. Bisogna attendere il 1935 per assistere al battesimo della Associazione Calcio Pescara: il Foggia le rende visita per la prima volta in un’amichevole precampionato l’8 settembre 1935. Nonostante la differenza di categoria (il Pescara milita in Serie C, e addirittura si ritirerà dal campionato, il Foggia in Serie B), si impongono i padroni di casa per 1 a 0 con rete di De Angelis su rigore. Il Foggia schiera: Narducci; Rosso, Del Re; Labate, Boniforti, Mussi; Calò, Lorini, Torti II, Di Santo, Pavanello.

La prima volta di Pescara-Foggia in campionato risale al 2 aprile 1939. E’ l’ultima giornata del girone G di Serie C, e la vittoria dei delfini, narrata nella cronaca tratta da ‘Il Littoriale’, vale il sorpasso in classifica, che relega l’anonimo Foggia “indigeno”, zeppo di giovani elementi locali di tanta buona volontà, al nono posto di un girone ad undici.

Insomma, fin dai suoi albori, una trasferta decisamente ostica per i colori foggiani. In serie B, poi, anche senza considerare il tracollo della prima giornata dello scorso anno, il bilancio è veramente da horror: un solo pareggio a fronte di undici sconfitte! Davvero tempo ed ora di invertire la tendenza, e di dare un passo, un passo magari da Serie A (dove abbiamo vinto due volte su due) alla trasferta in casa biancazzurra.

Walter Guarini

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Da “Il Littoriale”, 3 Aprile 1939

Pescara b. Foggia  3 a 2

       Il Pescara ha vinto la sua ultima partita di campionato anche senza avere disputato una gara eccellente e il punteggio rispecchia l’andamento della partita. Gli ospiti hanno sempre manovrato bene il pallone a metà campo, nelle fasi conclusive hanno però peccato di sicurezza. In complesso si sono messi in luce il portiere, i terzini e l’intera mediana. Giornata piena di sole con un terreno ottimo.

     Al fischio iniziale i pescaresi si lanciano decisi all’attacco e dopo soli nove minuti di gioco Guarnieri, su preciso passaggio di Di Santo, viola la rete di Di Manco.

       Il secondo tempo riprende, ed al mezzo minuto pareggio su errore di un terzino bianco-azzurro. E’ il Foggia che, imbaldanzito, dà spettacolo di eleganza sul pallone. In questo scorcio di tempo il Pescara è annientato, ma si risveglia in tempo. Carta dà il via ai compagni e dopo aver tentato da ogni distanza la via del gol mette al 31’ in rete il pallone del vantaggio. Dopo pochi minuti Guarnieri, approfittando di un madornale errore del portiere foggiano, aumenta il punteggio mettendo da pochi metri la sfera in rete.

Foggia: Di Manco, Caruso, De Meo; Soci, Marsico, Baldi (II); Galante, Chiaruttini, Zappaterra, Serio, Creziato.

Pescara: Fabiani, Mincarelli, D’Albenzio; La Porta, De Angelis, D’Incecco; Mariani, Brandimarte, Carta, Di Santo, Guarnieri.

Arbitro: Senesi di Roma.

Reti: nel p.t. al 9’ Guarnieri (P); nel s.t. al 1’ Zappaterra (F), al 31’ Carta (P), al 34’ Guarnieri (P), all’89’ Zappaterra (F).

Sei calci d’angolo in favore del Foggia. Pubblico, 2500 persone. In tribuna il Prefetto ed il Federale di Pescara.

 

FOTO DI COPERTINA: La “Pescara Calcio” (ex “Tito Acerbo”) negli anni ’30 – foto tratta da http://win.istitutotecnicoacerbope.gov.it/STORIA/raccoltafotostoriche.html