Il Foggia chiama, l’Avellino risponde: allo Zaccheria è 1 a 1. Scontri tra i tifosi, condanna di Ghirelli

“Scontro diretto” lo aveva definito Fabio Gallo nelle dichiarazioni della vigilia. Definizione più che mai corretta per descrivere la sfida tra due squadre caratterizzate da un iter simile: ambizioni estive frustrate da un avvio disastroso ma entrambe in ripresa dopo il cambio in panchina. Il tutto in una serata particolare, resa struggente dalla commemorazione di due tragedie dolorosissime: la prima, mai dimenticata, di Viale Giotto; la seconda, appena avvenuta, di Castelpagano. Ferite aperte nel pubblico dello Zaccheria che le ricorda con numerosi e toccanti striscioni e si raccoglie in un minuto di intenso silenzio prima del calcio d’inizio.

LA GARA – L’avvio dei rossoneri è fulminante, e nella prima azione in area irpina (schema da fallo laterale) Garattoni si fionda su un pallone vagante subendo il pestone di Garetto: è rigore (netto, checchè ne dica il solito Somma nel commento in diretta su RaiSport): Petermann lo realizza con una perfetta trasformazione alla destra di Pane che mette finalmente il punto alla grottesca astenia da gol nei primi tempi, perdurante dall’inizio della stagione. E’ appena il 3′ ma la gioia dello Zaccheria dura pochissimo: 4′ dopo, infatti, la punizione di Russo sfila tra una selva di gambe ingannando Nobile per il subitaneo pari irpino. Il portiere rossonero si riscatta respingendo il pericoloso diagonale di Casarini al 17′ su un pallone guadagnato dalla mezzala biancoverde al limite dell’area avversaria. Ma il Foggia c’è, cancella i dimenticabili primi tempi delle precedenti gare e a tratti è addirittura arrembante: Petermann sale in cattedra e dirige tutte le operazioni, e se Ogunseye e Vuthaj provano (senza ancora risultati granchè apprezzabili) a costruire un buon rapporto di coppia, in compenso sulle fasce gli esterni viaggiano a meraviglia. Sono proprio loro i protagonisti al 32′, quando prima Garattoni coglie il palo alla sinistra di Pane, poi, sulla prosecuzione dell’azione, Costa lo lambisce. Nel frattempo i circa trecento tifosi irpini hanno fatto il loro ingresso nel proprio settore, reso plateale dalla immediata accensione di petardi e fumogeni in serie, subito scagliati in campo e nella curva nord rossonera. Ne deriva un fitto scambio di lanci reciproci tra i due settori che impone al signor Giacaglia di sospendere la gara e portare le squadre a centrocampo (arriverà in tempo reale anche il comunicato di condanna da parte del presidente della Lega Ghirelli). La gara riprenderà dopo circa sei minuti con un Foggia che non ci pensa proprio ad abbassare i ritmi: Pane al 42′ deve opporsi in (difettosa) presa sul diagonale in corsa di Vuthaj, Russo rimedia il giallo per bloccare un irresistibile Garattoni e altrettanto capiterà a Petermann per un altro fallo tattico proprio sui titoli di coda di un’ottima prima frazione.

Nella ripresa Gallo è costretto a inserire sin da subito Leo per un acciaccato Sciacca. L’Avellino stavolta parte meglio e mette in area un paio di palloni nient’affatto facili da sbrigare per la retroguardia rossonera. Sull’ulteriore punizione di Russo al 51′ Di Pasquale fa quasi la barba al proprio palo per salvare l’insidiosa parabola in area. Il Foggia però non molla nulla: Vuthaj per due volte sollecita Pane su altrettanti corner ma gli irpini si salvano con qualche patema (soprattutto sulla prima delle due occasioni). La partita prosegue allora vibrante, dipanandosi lungo tutta una serie di duelli sul campo, in ogni caso senza un chiaro sopravvento da parte di una delle due contendenti. Gallo prova a cercare nuove soluzioni mettendo dentro D’Ursi e Peralta per Ogunseye (progressivamente uscito dal vivo del gioco) e Frigerio. Vuthaj di un soffio non arriva sull’ottimo pallone messo dentro da Garattoni (81′), poi al 90′ è D’Ursi a spedire a esterno rete la grande occasione sul lancio dell’albanese. Non c’è tempo per altro: il pareggio non è forse del tutto salomonico (i satanelli fanno qualcosa in più dei lupi) ma da’ continuità a due squadre ambedue sulla strada del rilancio.

Giancarlo Pugliese

[Foto ph. Potito Chiummarulo]

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FOGGIA-AVELLINO 1-1 / IL TABELLINO

MARCATORI: 3’ pt Petermann (rig.), 7’ pt Russo.

FOGGIA (3-5-2): Nobile; Sciacca (1’st Leo), Di Pasquale, Rizzo; Garattoni, Di Noia, Petermann (43’st Odjer), Frigerio (31’st Peralta), Costa; Vuthaj, Ogunseye (31’st D’Ursi). A disp.: Dalmasso, Illuzzi, Leo, Malomo, Nicolao, Odjer, Peschetola, Schenetti, D’Ursi, Iacoponi, Peralta, Tonin. All.: Gallo.
AVELLINO (4-3-1-2): Pane; Rizzo, Moretti, Auriletto, Tito; Garetto (29’st Maisto), Matera (42’st Franco), Casarini; Russo (29’st Kanoute); Trotta (13’st Murano), Gambale. A disp.: Forte, Pizzella, Aya, Ricciardi, Dall’Oglio, Franco, Maisto, Ceccarelli, Guadagni, Kanoute, Murano. All.: Rastelli.

ARBITRO: Filippo Giaccaglia della sezione di Jesi.

ASSISTENTI:  Giuseppe Licari della sezione di Marsala e Antonio D’Angelo della sezione di Perugia.

AMMONITI: 26’ pt Russo (A), 51′ pt Petermann (F)