Zeman: “Partita difficile, Messina ci ha messo in difficoltà. Dovevamo pressare più alti”

Soddisfatto dei tre punti, non altrettanto per la prestazione, Mister Zeman ha risposto alle domande della stampa nell’incontro presso la Sala “Fesce” del dopo partita. Ecco le sue dichiarazioni:

Per me è stata una gara difficile. Nel primo tempo siamo andati sotto su una palla alta passata sopra Girasole che non siamo riusciti a coprire. Poi penso che la squadra si sia mossa, preparando qualche azione da gol ma senza successo. Come sempre, nelle partite ci sono i jolly e Martino ne ha indovinato uno. Nel secondo tempo abbiamo sofferto di più. Un po’ anche per le condizioni del campo dove in questo momento non è facile giocare perchè bucato e insabbiato per la semina. Il Messina ci ha messo in difficoltà con le palle lunghe. Per fortuna due gol li abbiamo fatti e abbiamo acquisito il risultato. Penso che avremmo dovuto pressare molto più alti per non farli cominciare a giocare. Invece così ci siamo allungati e ci siamo ritirati, e noi non siamo una squadra che si può ritirare. I risultati comunque servono sempre, sempre meglio vincere che non vincere. Noi siamo sulla strada verso il nostro tipo di calcio. Non abbiamo giocato come ad Andria ma bisogna dare merito anche agli avversari e al loro modo di giocare.

Merkaj, sui 16 gol in gare ufficiali segnati dal Foggia, è presente 9 volte, con 3 reti, 5 assist e un rigore provocato. Un calciatore che sembra quindi molto efficace.

Lui però ha anche perso tante palle inutilmente, però gli si perdonano se riesce a fare gol. I cambi nella ripresa determinanti? Visto che abbiamo fatto gol con Merkaj penso che siano stati positivi. Ma mi ripeto, in questa squadra possono giocare tutti e io devo scegliere a seconda di quello che vedo. La squadra per me non è stanca. Il problema è imparare a leggere l’avversario e quello che vogliamo fare noi. Oggi non c’è riuscito, specialmente nel secondo tempo, anche se abbiamo fatto due gol. Io voglio insegnare a questa squadra a giocare per vincere, non si deve accontentare mai e penso che la squadra lo ha dimostrato oggi. Per noi c’erano anche due rigori, uno su Gallo e poi il fallo di mano su quel tiro. Se ce li avessero accordati sicuramente saremmo stati meglio e sarebbe passato in secondo piano anche ciò che non ci è riuscito. Merola? Per ora penso che lui giochi ancora com’era abituato prima di venire qui. Io invece vorrei che giocassimo un altro tipo di calcio. Ad esempio non andando a giocare dov’è chiuso ma cercando di farlo negli spazi liberi. Detto ciò, lui tecnicamente è molto bravo. Oggi ha messo una palla in area che non è stata sfruttata, facendo una cosa che sanno fare in pochi.

Dove nasce la scelta di cambiare il portiere titolare, con Volpe al posto di Alastra? E’ diventato anche l’allenatore più vincente della storia del Foggia. E’ una soddisfazione?

Beh, questo è più facile se uno fa più di 400 partite su questa panchina (sorride, ndr). Sul discorso del portiere, per me Alastra rimane il numero uno, del resto finora non ha sbagliato una partita. D’altra parte non voglio che Volpe molli, sentendosi fuori dai giochi. Voglio invece che capisca che è dentro alla squadra e per me questa è l’occasione di dimostrarglielo e di fargli mostrare quanto di bene ha fatto nella precedente partita giocata (sempre contro il Messina, ndr).

Giancarlo Pugliese 

RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella foto di “copertina” (Ph. Potito Chiummarulo): Zeman a inizio gara calca le zolle del prato dello Zaccheria per sistemare i numerosi buchi lasciati dalla semina.