UN DIAMANTI…NON E’ PER SEMPRE

Confesso che non mi sarei mai aspettato dopo una settimana di attese di smettere di vedere la squadra del cuore a metà del secondo tempo.
Verrebbe spontaneo utilizzare la parola VERGOGNA, tanto in uso dopo la disfatta di Livorno. A mente più o meno fredda però capisci che la figuraccia è stata ormai fatta, che abbiamo “conquistato” l’ultimo posto, e che l’ombra del baratro è ad un tiro di schioppo. E li fai un passo indietro con la memoria e ti rendi conto che rivivere 19 anni di inferno ti porta piuttosto a pensare di rimettere a posto i cocci affinchè la nave approdi in porti sicuri. Chiaro sia che oggi l’impressione è quella della caduta libera e dunque qualcosa si dovrà fare per cambiare rotta. A chi puntare il dito?
-Grassadonia: è da qualche settimana che vado ripetendo che non ha senso la conferma del mister se questi ha fisso il plotone d’esecuzione, ed anche se si fosse vinto col Livorno, sarebbe cambiato poco, ribadendo che personalmente la pratica del cambio del mister in corso d’opera in genere la ritengo solo una semplificazione. In ogni caso a tutt’oggi non ho ancora compreso il tipo ed i concetti di gioco che voleva adottare, ma poco importa perchè non sono un allenatore. Di sicuro non ha trasmesso alla squadra personalità, stravolgendo posizioni in campo, buttando alle ortiche un patrimonio reti (tra Iemmello, Mazzeo, Galano e mi fermo qui) non indifferente. Anche col Livorno l’unica rete messa a segno proviene da un difensore. Ha in sostanza deprezzato le caratterestiche di diversi calciatori, creando evidentemente malumori all’interno dello spogliatoio, senza considerare poi il malcontento di coloro che son fissi a scaldare panchina e tribuna. L’impressione che molti calciatori non vedono l’ora che arrivi la possibilità di cambiare aria a seguito di ciò che ho descritto. Dunque trovato il colpevole, risolto tutto? Se si vuol essere corretti, direi proprio di no. Lasciamo da parte il fatto che sia rimasto in stand-by quando si parlava di serie C e con -15, ma l’impressione è che Grassadonia abbia dovuto assecondare la chioccia Nember e lavorare su una squadra fatta da “figurine” importanti, ma un bel pò squilibrata. Del resto anche le pietre sanno che a gennaio bisognerà intervenire per dei correttivi mirati. Infine, non pare strano che uno che è stato alle dipendenze di un certo Zeman e che ha spesso adottato il 4-3-3 si sia dovuto adeguare a tutt’altro qui a Foggia?
-Nember: era e resta Nember-one, soprattutto perchè ha traghettato una nave piena di falle quando per tanto tempo eravamo in balia di onde gigantesche che potevano minare persino la sopravvivenza dell’intera compagine (mi riferisco a tutto ciò che è successo riguardo l’inchiesta di cui sappiamo). Ha trainato la nave con compiti non propriamente da Ds e incoraggiando la proprietà a non mollare. Durante la campagna acquisti ha poi fatto di necessità virtù, portando comunque a Foggia giocatori di gran valore, ma ai margini della rosa per i più svariati motivi (stesso discorso se rammentate, capitato a Gennaio 2017). Questo ovviamente ha portato dunque ad avere un posto di rilievo in seno al team. Ma anche Nember non può sentirsi fuori da responsabilità, perchè evidentemente certi giocatori, certi schemi piuttosto sono stati imposti al mister. Caso contrario con un allenatore di esperienza avrebbe dovuto piuttosto attendere indicazioni ed operare secondo le richieste ricevute (questo probabilmente succederà nel caso di avvicendamento in panchina con uno navigato).
-Calciatori: ….e meno male che avrebbero giocato per l’allenatore. Contro il Livorno, a parte le solite pedine in posizioni errate, abbiamo visto l’attacco che i più desideravano. Cosa hanno fatto, chi ha segnato? A centrocampo ragazzi che fanno della corsa una loro qualità. Cosa hanno fatto contro un reparto fatto da ultratrentenni? Chi ha rivitalizzato un dinosauro di nome Diamanti? E non parliamo di altri match….. Così come la giustificazione della confusione dettata dal mister, regge sì, ma non del tutto. Qui parliamo intanto di professionisti e non di ragazzi che si incontrano nel cortile pronti a dare due calci al pallone. Motivo per cui se ad esempio un Galano può dare 100 sull’esterno destro, mi aspetto che almeno dietro le punte possa dare il 70. O no?
Per concludere, nel mentre passo le riflessioni di un tifoso (sottolineo), in queste ore l’argomento è la sostituzione di Grassadonia. Trattenerlo? Così facendo credo si mandi al massacro la persona e si inaspriscano ulterioremente gli animi (l’obiettivo è la permanenza, non chi siede sulla panca). Un mister navigato? Nember dovrà interfacciarsi con quest’ultimo, assecondarlo e perchè no, lasciare un posto vacante in panchina. La serie B è troppo importante per noi e dunque sin dal prossimo appuntamento dobbiamo stare vicini a chiunque scenderà in campo, a chiunque siederà in panchina. Foggia ed il Foggia ha bisogno di ri-entusiasmarsi. F.f.

Rino La Forgia 

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