SETTIMANA CRUCIALE, INCROCIAMO LE DITA

Nel mentre ci godiamo il calcio “minore” in tv (come pensava la Germania di vincere senza Kragl? :-)), in casa Foggia serviva che qualcuno parlasse perchè il perdurare del silenzio non lasciava trasparire nulla di buono ed anzi alimentava voci che si rincorrevano attraverso i media e che lasciavano intravvedere cataclismi a non finire, tra una ventina di punti di penalizzazione, retrocessione, fallimento, etc. Mancava solo la conversione del terreno di gioco dello Zaccheria a coltivazione di ortaggi.
L’auspicata conferenza stampa comunque non ha fugato tutti i dubbi, ma sicuramente ha rasserenato l’ambiente, e considerando l’assenza di notizie, si sono sezionati i discorsi ed interpretati persino gli sguardi dei protagonisti dietro ad un microfono, passando dagli occhi furbetti e decisi del ds sino a quelli pacati dei commissari. Di questi ultimi, devo essere sincero, mi hanno ispirato fiducia sin dal primo istante, quando cioè hanno sprizzato positività a tutto l’ambiente, quando hanno dichiarato che….ce l’avrebbero messa tutta. Ero rasserenato già da allora, fermo restando che da lì in poi hanno comunque di fatto trovato una situazione a livello amministrativo piuttosto confortante. Interessava questo, in barba a chi contestava la presenza di commissari baresi. Vabbè, non è che uno può essere perfetto (sorrido). Ero positivo sin dalla prima loro apparizione confortato anche dal fatto che dall’esperienza Foggia (primo caso di commissariamento nel calcio), avrebbero avuto riscontri più che positivi anche nel loro ambito strettamente professionale, soprattutto nel caso fosse filato tutto liscio.
Si son valutate le espressioni anche facciali di Nember, forse la vera cartina di tornasole della situazione attuale del Foggia, ma soprattutto futura. Nella circostanza grosso sospiro di sollievo all’annuncio del suo contratto rinnovato col Foggia, a voler dire tanto di ciò che vorremmo per il futuro rossonero. Un personaggio, Nember, che si è calato alla grande nella nostra realtà, anche nelle cose più banali: finalmente penso avrà pure cambiato il fornitore di giacche (sorrido). A parte comunque gli scherzi, siamo un pochino più sollevati anche se il 22 dirà poi la realtà dei fatti e se le eventuali decisioni prese da chi di dovere alimenteranno o meno le attese di chi ci vuole male o trarre benefici. Così come aspetteremo gli esiti del ricorso circa la questione, a dir poco assurda, della mutualità. Sarà in ogni caso la settimana corrente, una settimana importante anche per altre situazioni (ad iniziare da riscatti e/o controriscatti). Ma alla base di tutto soprattutto sarà fondamentale comprendere le motivazioni della proprietà, se cioè usciranno dalla bufera con le ossa rotte o se saranno animati da rabbia costruttiva. Il semplice tifoso non può far nulla sotto questo punto di vista, è evidente, se non esprimere fiducia ed affetto attraverso il solito amore e con la sottoscrizione di abbonamenti. Caso contrario, anche l’ultimo dei tifosi, se potesse, sarebbe carico a mille, vuoi per scrollarsi di dosso tutti gli intoppi (e sono buono) avuti sino ad oggi, vuoi per consumare delle vendette sportive nei riguardi di società che ci volevano e vogliono affossarci. Addirittura alcuni team son così convinti che siamo malmessi, da pensare di poter fare la “spesa” a basso costo prendendo di mira pezzi pregiati della nostra rosa (un pò come se facessero acquisti presso il conosciutissimo mercato del “Venerdì”). Non resta dunque che attendere.
Questione allenatori. Si ribadisce come chi avesse grosse giustificazioni per separarsi dal Foggia fosse Nember e ne aveva di motivazioni, eccome…. Di sicuro un fulmine a ciel sereno invece è partito da Stroppa, e nessuno se lo aspettava. Certo bisogna dire quello che è: di fatto con le difficoltà che ci attendono nel prossimo torneo i dubbi saranno sorti. Così come un pò per propri demeriti caratteriali non è mai entrato totalmente in simbiosi con una parte della tifoseria. Ma ciò non giustifica una fuga, tra l’altro mai ipotizzata dallo stesso….e con ancora un’altro anno di contratto. Ora, dal punto di vista professionale Stroppa ha ricevuto ma anche dato molto, ma sotto l’aspetto umano non è stato un bel modo di comportarsi. E poichè un dietrofront del genere è stato fatto da una persona che si è dimostrata educata e schiva, io mi aspetto dica qualcosa. Caso contrario sarebbe dal punto di vista umano una grossa, ma tanto grossa delusione. In ogni caso, e non è banale, gli uomini passano….. F.f.

Rino La Forgia