SENTENZA FOGGIA? NO AL GIOCO DELL’OCA

Forse presi dalle avvisaglie di una atmosfera natalizia ormai alle porte, ci vengono in mente anche i giochi di società, magari quelli di una volta. Ebbene il gioco dell’oca ricorda vagamente ciò che è uscito fuori il 14 Novembre. In pratica arrivi ad una casella e lì trovi scritto “fai due passi indietro”. Tradotto, il responso circa la penalizzazione viene slittato ed emesso da un organo che a suo tempo aveva già detto la sua. In realtà banalizzare così non è corretto, ma sta di fatto che non avevo grosse aspettative, ne in termini di tempo, ne in termini di punti da toglierci dal groppone. 2, 4, 6, se non addirittura azzeramento del fardello del -8, tutte previsioni a cui non ho dato eccessivo valore, ma che neppure mi lasciano tranquillo considerando quello che solo quest’anno è successo nel calcio nostrano, circa penalizzazioni sicure, mai date e viceversa, per non parlare del numero di squadre inserite e tolte man mano nella serie cadetta (19-20-22-24-19). Chiaro sia che qualche spunto lo si può prendere, a partire ad esempio dal fatto che ritengo sbagliato che un pò tutti (media in testa) si siano fossilizzati solo sul fatto che l’attuale penalizzazione non sia adeguata ad un torneo a 19 squadre, poichè caratterizzato da un numero di incontri numericamente limitato. Ritengo infatti che il format a 19 rappresenti semmai un di più a sostenere le tesi pro-Foggia e non l’unica motivazione per avere uno sconto. Sarebbe come dire che uno chiede uno sconto di pena perchè il carcere è sovraffollato, quando in realtà forse il reato non lo ha commesso o magari in misura minore, tant’è che certe accuse iniziali nei confronti della società rossonera, sono nel frattempo cadute. Resta comunque il concetto che dagli organi competenti mi posso aspettare di tutto, poichè tutto nel vago. La certezza è invece legata, e lo ribadisco nuovamente, a ciò che potrà fare la nostra formazione in termini di gioco e di punti. Avere per ipotesi scontati addirittura gli 8 pt e non esprimersi al meglio sul terreno di gioco, comunque non porta a nulla. Ed è lì che dobbiamo concentrarci. Il mister lo sà, lo sappiamo tutti. F.f.

Rino La Forgia

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