M’arrecòrde/ Foggia, col Giugliano è sempre dura: la storia dei confronti con i “tigrotti” campani

Il primo Giugliano – Foggia

Sono passati quasi 23 anni da quando il Foggia ha avuto occasione di incrociare i ferri per la prima volta con i gialloblù del Giugliano. Succedeva nel campionato di Serie C/2, di cui i rossoneri facevano la conoscenza proprio quell’anno: il 27 febbraio 2000, in terra campana, finisce 0 a 0. La cronaca del Corriere dello Sport dà conto di una squadra, allenata da Piero Braglia, che sta perdendo l’abbrivio e la brillantezza mostrati fino a qualche settimana prima, involutasi nel gioco, e che, la classifica lo dice a chiare lettere, sta perdendo definitivamente l’ascensore per la promozione diretta a favore del Messina. La settimana successiva, nel posticipo televisivo (da sempre avaro di soddisfazioni dalle nostre parti), i peloritani chiuderanno definitivamente i conti vincendo allo Zaccheria. Poi, anche i playoff sanciranno l’addio ai sogni promozione dei satanelli.

Il giovane Francesco Marcone, esordiente assoluto a Giugliano con Pasquale Marino

E così, ci si comincerà ad abituare alla dimensione della Serie C/2, in cui i rossoneri stazioneranno per quattro stagioni, tutte contrassegnate dal match con il Giugliano, che tornerà appunto sul proscenio domani dopo venti anni giusti. Un match decisamente ostico ed avaro di soddisfazioni per i colori rossoneri. Il 29 aprile 2001 terminerà con un altro 0 a 0, mentre il 20 gennaio 2002 arriverà la prima sconfitta (0 – 1). Bisogna attendere l’8 settembre 2002, stagione della promozione con Pasquale Marino, per il primo gol, di La Porta, per un pari, 1 a 1, decisamente incoraggiante, perché colto con una formazione in assoluta emergenza: nuovi acquisti non ancora tesserati, panchina composta dai ragazzi della Berretti, uno di loro, Francesco Marcone, schierato titolare, il Foggia concluse i 90 minuti senza neppure una sostituzione. Dopo il quadriennio in C/2, come accennato, il Foggia non ha più fatto visita al Giugliano, così che rimane ancora vuota la casella delle vittorie. Uno zero che ci auguriamo di cancellare domani.

Walter Guarini

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