L’opinione di Rino La Forgia: “Salvarsi sarà più bello”

A grandi passi ci si avvicina al prossimo incontro e come si è soliti fare in una piazza come Foggia, le polemiche, le arrabbiature, le delusioni, lasciano il posto al terreno di gioco. Non nascondiamocelo però, i prossimi giorni hanno notevole valenza e su più fronti. Sul terreno di gioco, nella stanza dei bottoni, nel chiuso degli spogliatoi, sugli spalti. Anzi, sugli spalti direi proprio di no, poichè l’affetto, la carica dei sostenitori non mancherà, come non è mai mancato. A partire dallo zoccolo duro delle due curve, che oltre a prendere le distanze dagli episodi accaduti la notte di sabato scorso, daranno come consuetudine la carica giusta.
Sul terreno di gioco i ragazzi non dovranno avere paura delle pressioni, non dovranno aver paura di sbagliare, ma la determinazione, quella sì che ce la devono mettere.
Nella stanza dei bottoni, invece, si gioca la partita relativa agli stipendi, che ha forse una valenza uguale, se non più importante dello stesso match col Cittadella. Come appassionati ci auguriamo tutti che si giunga ad avere tutte le condizioni per non incorrere in ulteriori penalizzazioni. A ciò aggiungo ulteriori motivazioni per ciò che proviene dall’esterno, dal momento in cui personaggi, anche di un certo rilievo, elargiscono l’estrema unzione ad un malato, ancor prima che sia deceduto, allo scopo di destabilizzare l’ambiente e accendere i riflettori sulla compagine rossonera. Che voglia di rimandare al mittente certi desideri nascosti.
Negli spogliatoi perchè il protagonista ora diventa Grassadonia (e speriamo solo lui. Gli “inviti”, anche fuori dai cancelli dello Zaccheria, sono alquanto eloquenti), ed a lui tocca un compito non semplice, poichè dovrà riprendere un percorso interrotto malamente. La prima cosa che auspico, al di là di schemi e/o questioni tecnico-tattiche, è individuare chi ha testa e voglia di sposare, senza se e senza ma, la causa rossonera. Voglio sperare che sia pur dal di fuori, abbia tratto nel frattempo delle conclusioni riguardo gli elementi che fanno al caso nostro.
Come si vede e si sà, giorni frenetici contornati da paura, ansia, determinazione e sensazioni di rivalsa.
E’ certo che a Foggia spesso son cose che non ci facciamo mancare, evidentemente a noi è vietato un campionato senza infamia e senza lode. Ma forse è ancor più bello al raggiungimento degli obiettivi. F.f.

Rino La Forgia

© RIPRODUZIONE RISERVATA