FOGGIA, ORA URGE CHIAREZZA

Venezia-Foggia doveva dire se anche i più ottimisti potevano ancora sognare qualcosa in più di una salvezza strameritata. La realtà invece ha detto che, nonostante la battuta di arresto del Perugia, non siamo stati in grado di fare il “colpo” nella città lagunare. Un vero peccato perchè persino un pareggio avrebbe creato rammarico. Solito gran possesso palla e poche finalizzazioni in rapporto al gioco prodotto. In ogni caso rammarico se consideriamo che il Venezia mi ha ricordato il cosiddetto “gioco all’italiana”, fatto di difesa (pullman, auto, biciclette e quant’altro a difesa della propria metà campo) e repentini contropiedi. Riguardo noi anche un bel pò di sfortuna se si considera che il pallone proprio non ne voleva sapere di entrare (persino un palo prima del gol in semirovesciata di Mazzeo, dopo che il pallone aveva già baciato i legni altre due volte). Fare una graduatoria dei migliori in campo non è semplice, ma di rilievo c’è da considerare un Kragl che sembra un pò affaticato e che almeno da 2-3 partite a questa parte ha difficoltà a mettere in mostra le proprie qualità balistiche (se non nei calci da fermo), di rilievo un Tonucci che meraviglia più passa il tempo. Basta guardarlo in campo per comprendere che è un vero leader, un giocatore (ormai ce ne son pochi) che si identifica con la propria maglia. Un combattente generoso, uno di quelli che pur sapendo di avere i piedi un pochino ruvidi, ci prova, ci prova sempre. E spesso la fortuna aiuta gli audaci, basti ricordare la rovesciata della giornata precedente, basti ricordare il siluro contro la squadra di Inzaghi. Detto ciò la trasferta nel Veneto va archiviata non prima di aver fatto un doveroso applauso alla solita marea rossonera, vera e solita vincitrice di ogni match. Almeno per loro la serie A è più che meritata.

Sempre riguardo i tifosi, non si fa in tempo a fare considerazioni su ciò che è avvenuto sul terreno di gioco che i discorsi, nei bar, sui social o in streaming, si sono incentrati su altri piani. A tenere banco i soliti dilemmi, le solite considerazioni, i soliti auspici. Deferimento, penalizzazioni, Nember sì, Nember no, commissari, società.

Sulle prime due voci è ancora tutto da scrivere e quantomeno i tempi tecnici fanno pensare che la classifica finale del campionato in corso, probabilmente non verrà riscritta, dunque ci penseremo a tempo debito (al massimo potremmo dare un’occhiata in casa dei cugini baresi per i recenti fatti emersi).

Riguardo il ds e la sua conferenza stampa, ormai da tempo stiamo mettendo sotto la lente di ingrandimento i discorsi, le punteggiature e persino gli sguardi per comprendere ciò che potrebbe essere il futuro e dunque a noi non resta altro che fare considerazioni logiche, nonché personali…..che comunque potrebbero essere smentite o meno, a seconda di fatti nuovi.

Sempre dando spazio a riflessioni personali, nonostante il gran lavoro di Nember, nella mia graduatoria delle preferenze, al primo posto ovviamente ci metto la proprietà ed a seguire la volontà di comprendere o meno i progetti futuri, poichè poi tutto il resto verrebbe da sè.

In ogni caso andando per ordine si parte da Nember e dalla sua conferenza stampa, che a mio avviso non era rivolto tanto ai tifosi, quanto a chi di fatto dovrebbe permettergli di lavorare in modo tranquillo e senza il peso di altre incombenze. Dai microfoni ha inoltre fatto trasparire la volontà di proseguire col Foggia, perchè altrimenti che senso aveva parlare di cose già note? Di solito lo si fa se uno intende mollare e congedarsi in modo corretto con la piazza (vedi Zeman con zemanlandia 2.0). A me è parso evidente che i messaggi erano rivolti ai commissari o alla proprietà.

– ai commissari eventualmente per stringere i tempi circa la loro permanenza e poter operare in modo normale. Bene, sarà un caso che immediatamente dopo Nember sia toccato a Giannetti intervenire? Può essere di sì, può essere di no. Sta di fatto che il commissario abbia con le proprie esternazioni portato una ventata di serenità. Il Foggia sta a posto con i conti, ha addirittura anticipato dei versamenti. Il Foggia è un caso da portare ad esempio (e loro stessi sono stati indicati da altre società per svolgere un lavoro simile). Ed infine, ciò che più conta, i 6 mesi di commissariamento ora sono ridotti a 3. Per il ds: meglio di così?

– alla proprietà per avere delle rassicurazioni. Ora, le difficoltà ci sono per i noti fatti e Nember da persona intelligente, lo sà. Ma sà anche, così come i tifosi, che chi vuole mollare non porta avanti tutti gli adempimenti in ambito amministrativo, se non addirittura in anticipo come detto prima. Dunque musica per le orecchie di tutti.

Sulla carta dunque il nostro ds dovrebbe essere sollevato, o no? Certo per lui restano altri impegni che lo distraggono dall’attività principale e noi chiediamo banalmente: ma non sarebbe il caso di trovare una figura che prenda a cura questioni distanti da operazioni riguardo il calciomercato, inteso, per dirne una, prenotazione ritiro precampionato?

L’auspicio dunque che al più presto possiamo avere chiarezza, goderci finalmente i risultati fin qui conseguiti e iniziare a pensare al domani.

Per concludere chiedo ai nostri di non tirare i remi in barca perché mancano due appuntamenti. Quello di sabato contro i campani riveste poi rilevante importanza per i tifosi. Certo non potremmo pensare di rendere la pariglia come in un famoso Salernitana-Foggia, ma lo sfizietto ce lo vorremmo togliere ben volentieri lo stesso. F.f.

Rino La Forgia