…Baci Perugina indigesti

Vedendo la prestazione del nostro Foggia c’è da essere soddisfatti. I nostri, a parte Zambelli e Scaglia sottotono, per larghi tratti della partita hanno messo sotto un Perugia i cui 6 punti di differenza gridano allo scandalo.
Abbiamo giocato bene, siamo stati belli ed allora la domanda sorge spontanea: perchè si torna a mani vuote?
A mio avviso sono 3 i fattori che hanno determinato la sconfitta.
– Terreno di gioco: possibile che una società destinata, per volontà divina, a far parte del calcio che conta non si attivi a rendere praticabile il manto erboso? Se al posto di Kragl e co. ci fossero gli Higuain e i Dybala a tirare su quel campaccio, non si farebbero magre figure? (ironico).
– Arbitro: ….e qui sono particolarmente stizzito. Col Perugia questo signore ha preso a schiaffi una squadra ed un pubblico. Una squadra che ai punti ha surclassato gli umbri ed un pubblico corretto, caloroso, soprattutto numeroso e proveniente da ogni dove. Gli episodi son diversi: 1. fallo in area su Nicastro; 2. deviazione con la mano del difensore umbro Pajac; 3. Gol subito in contropiede mentre Tonucci nell’area avversaria era stato colpito al capo (un arbitro normale in questi casi ferma il gioco); 4. Rigore ridicolo assegnato agli umbri dal momento in cui il braccio di Tonucci proprio non viene toccato. E ad accentuare il tutto c’è tra l’altro da rimarcare che in diverse circostanze, se non in tutte, l’arbitro palermitano era ben posizionato. Senza poi considerare gli atti intimidatori dal fischio iniziale.
Sono stizzito, ma anche deluso e preoccupato, poichè se sul terreno di gioco devono prevalere interessi, che ce lo dicano. Si dirà che è il solito “piangersi addosso” di noi meridionali, ma peccato che la stessa piattaforma Sky abbia rimarcato certi episodi (e neanche tutti) con grande imbarazzo in studio e con mister Breda che non sapeva cosa dire. Peccato che questo arbitro, il signor Pillitteri, abbia già avuto precedenti clamorosi in passato, su tutte il via libera al Parma (rispetto al Pordenone) verso la serie cadetta. Un signore (tra l’altro in odore di promozione) che alla vigilia era stato presentato come uno dai rigori facili. La domanda sorge spontanea: rigori facili, ma a beneficio di chi? Così che abbiamo dunque compreso come quest’anno un posto nei play off è già occupato (rammento che anche all’andata il tuffo di Han fu premiato). La preoccupazione invece nasce dal fatto che non si sa come tutelarci, considerando che la società è soprattutto impegnata in questioni più spinose (Sannella), preoccupato perchè la spada di Damocle su possibili ed eventuali penalizzazioni, possa essere utilizzata in modo chirurgico per danneggiarci. Non si sa eventualmente il numero di punti e quando verrebbe comminata la sanzione. Dunque tutto potrebbe essere a discrezione di chi vorrà decidere del nostro destino, e questo non fa dormire sonni tranquilli.
– Stroppa: decisamente non appartengo alla categoria del… se viene a nevicare è colpa di Stroppa, e via discorrendo. Semmai c’è vera gratitudine e sostegno, ma che non implica il giustificare tutto. Ora pur subendo gravemente certe decisioni arbitrali mi sembra riduttivo giustificare la sconfitta di Perugia solo in tal modo. Vero che una partita è fatta di episodi e se questi vengono “indirizzati”, ti scombina una partita, ma ti deve bastare un primo tempo in cui devi comprendere che il sol possesso palla non ti basta, devi comprendere che i due davanti sono, ahimè, stati imbavagliati, devi comprendere che la canna di fucile di Kragl e stata disintegrata dagli occhi vigili dei difensori umbri, così da non produrre azioni da gol. Tant’è che, a chi mi chiedeva attraverso sms chi potesse segnare, rispondevo che al massimo Deli poteva inventarsi qualcosa. Come dicevo prima, chiaro sia che, e qui subentra l’arbitro, quando domini la partita e non “quantifichi”, il tutto si riduce a pochi episodi, che quindi possono essere gestiti da chi vuol indirizzare la gara in un certo modo. Rammento che all’andata, vero che subimmo un rigore inesistente, ma facemmo pure 2 gol.
Ora, sempre ipotizzando l’idea che Stroppa volesse vincerla, mi chiedo: possibile che giocatori come Floriano, Duhamel e Beretta debbano solo subentrare in situazioni ormai compromesse? Nel caso in cui invece il mister si fosse ricordato che eventuali play off passano innanzitutto da una permanenza certa in B (fatta anche di punticini), avrebbe dovuto fare la parte del… Perugia.
La strategia di Breda, quella vincente, è stata quella di entrare mentalmente in campo come se si giocasse allo Zaccheria (e noi ci siamo caduti in pieno). Ci siamo sfiancati e loro approfittando anche dei nostri attacchi in massa (compreso difensori) sono ripartiti con velenosi contropiedi. La strategia degli umbri ha pagato alla grande anche in considerazione del fatto che avevano nelle gambe la partita infrasettimanale. Dunque ci hanno fatto divertire, ci hanno elogiato tutti…, ma i punti? In sintesi abbiamo permesso a Breda di fare la partita che auspicava, una partita “sporca” di stroppiana memoria. Diciamocela tutta, al di là di torti arbitrali, abbiamo fatto la figura dei polli.
Altre considerazioni in breve:
– brutto modo di festeggiare le 200 di capitan Agnelli, ma le partite passano, i simboli restano. Auguri Capitano;
– il pubblico: potessi vi abbraccerei tutti. Siete grandi;
– infine Sannella: che tutti i nostri messaggi di incoraggiamento gli arrivino a rendergli un pochettino meno duro questo momento. Ti rivogliamo al più presto. Forza Sannella, forza Foggia.
Rino La Forgia
