I tifosi ci scrivono/ “Ho messo io lo striscione per Zeman: vi spiego perchè”

“Presidente,a Natale regalaci Zeman!”. Le immagini di quelle scritte, inneggianti al profeta boemo, hanno fatto il giro dei social. Un’immagine suggestiva che ha stimolato la curiosità e la fantasia di tanti tifosi rossoneri. Ebbene, ci ha scritto Luca, il tifoso che ieri ha affisso i due striscioni davanti alla sede del pastificio Tamma. Ce ne spiega il perché in una lunga e ben argomentata missiva scritta al nostro indirizzo e-mail info@ilfoggia.com. La pubblichiamo volentieri, ben lieti di dare spazio e voce alle opinioni o (come in questo caso) ai sogni dei nostri lettori e tifosi.

 

Buonasera,

Sono Luca Carnevale un tifoso viscerale del Foggia come tutti noi dalle nostre parti. 

Ieri ho affisso io gli striscioni difronte il pastificio Tamma (in allegato le invio il secondo che non è stato riportato). [Vedi foto qui a lato,ndr]

Sto seguendo con intensità questi momenti abbastanza palpitanti, in cui tra le altre cose, sembrerebbe (da notizie di stampa) profilarsi l’avvicendamento dell’allenatore.

Leggo tra i papabili candidati vari nomi, professionisti più che rispettabili, tra cui con grande meraviglia manca quello del “nostro” indimenticato ed indimenticabile “maestro” Zeman!

Avendo 44 anni, ho vissuto a pieno tutto il periodo di Zemanlandia a Foggia, sicuramente il più compiuto della sua carriera ed assolutamente il più bello ed indimenticabile per noi tifosi, almeno dei nostri tempi.

Credo lo pensano tutti i tifosi che hanno assistito con i propri occhi a quelle imprese calcistiche, a cui penso l’attuale dirigenza e proprietà si ispira nel proprio lavoro quotidiano che con grande impegno e sacrificio sta portando a risultati importanti, che tutti auspichiamo possano raggiungere e superare quei momenti d’oro.

Ebbene leggendo le varie notizie sportive, ho chiuso gli occhi e per un attimo sono stato rapito da ricordi e pensieri che mi hanno portato lontano, lontano… ed ho iniziato a rivivere quei giorni dal vivo come se il 2018 fosse il 1991!

….e vedo la sua camminata “flemmatica” dirigersi dal tunnel degli spogliatoi verso la panchina, passare da un tifoso a ritirare il solito pacchetto di caramelle, otto satanelli rossoneri schierati sulla linea di centrocampo per battere la palla e rincorrerla “ferocemente”, lo stadio inneggiare con il suo coro “Zeman, Zeman”, il suo stile ed eleganza unici nel richiamare e dare indicazioni ai giocatori, i suoi toni sempre pacati e giusti, la sua fine ed intelligente ironia, il suo sguardo intenso e vincente, e via via.

Le sue partite sono un turbinio di emozioni non sopportabili da tutti (in primis per deboli di cuore…) fatte di sussulti, paure, esaltazioni, euforia, inebriante onnipotenza, anche di delusioni (a volte, ma fa parte del gioco), di sfide epiche, di confronti leali ed estremi, di spregiudicatezza cosciente… insomma un giro sulle montagne russe dove quando si scendeva si provava una sensazione unica ed irripetibile, fatta semplicemente di gioia!

Dopo un po’ mi accorgo che è stato tutto un sogno ad occhi aperti, un sogno bellissimo!

Non sono un nostalgico, guardo al futuro e vedo nei sig.ri Sannella (che ringrazio per tutto quanto stanno facendo per la causa rossonera) uno speranzoso avvenire che può essere fatto anche, ed a mio modo di vedere soprattutto, di un clamoroso ritorno del nostro Zeman. Ci vuole molto bene, Foggia la sente come casa, “nonostante” l’età è ancora il numero uno! Ha sempre fatto bene (compreso l’ultima esperienza a Pescara) lasciando un segno positivo, salvaguardando le società, anzi accrescendo significativamente il loro patrimonio valorizzando talenti, spesso scelti da lui, dispensando e praticando valori etici e morali di altissimo contenuto, facendo divertire il pubblico e instaurando legami veri e forti con tutti.

Sarebbe bellissimo completare la nostra favola con la chiusura della sua carriera, il più tardi possibile, a Foggia tornando in serie A….

Il calcio è anche sogno, romanticismo, sentimento … anzi soprattutto questo!

Con il solo intento di dare magari uno spunto di discussione e ringraziandola per il tempo eventualmente trascorso nel leggere la mia lettera, la saluto cordialmente.

Luca Carnevale

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