L’opinione di Rino La Forgia: “E sono 3”

3 come le retrocessioni che di fatto abbiamo subito, e chissà se abbiamo finito. Ma andiamo per ordine.
A seguito della decisione di collocare il Palermo all’ultimo posto, certi personaggi che fanno, dopo un’oretta indicono una riunione per tirare fuori il coniglio dal cilindro, decidendo che le ultime 4 son da mandare giù senza play out. Che tempismo ragazzi. Della cosa ne dovrò parlare col mio amministratore di condominio, chissà prenda esempio. Continuo dicendo che in questo lasso di tempo con una vertenza in atto da parte del Foggia (possibile restituzione di un punto), l’autore di questa genialata rischia di far retrocedere la propria squadra (Salernitna)? Anche i bambini comprendono che sia pur nel giro di minuti certi personaggi abbiano “apparecchiato la tavola” avendo evidentemente avuto rassicurazioni che il tutto sarebbe proceduto in un certo modo. E noi qui ingenui spettatori a pensare ad uno, forse due, e perchè non tre o quattro punti restituiti? E dunque, nel mentre a Roma si attendeveno i pullmann di Landella, ma segnalazioni sembrano arrivare nei pressi di Reggio Calabria (si fa per sdrammatizzare signor sindaco), l’ultimo atto ci ha consegnato l’ennesima beffa, altro che punti. Tutti sapevamo come sarebbe andata, così come tutti dovevamo e dovremmo comprendere che forse neppure la data del 23 (ancora questione Palermo) potrebbe tornarci utile, bensì un ricorso al TAR. Signori miei, non entro nel merito dei tecnicismi, ma mi pare estremamente evidente che già in prima battuta ci sia stato un’enorme conflitto di interessi (ancor peggio della questione “mutualità”).
Sia chiaro, per il Foggia calcio non nutro grosse possibilità di rimanere in B, e sinceramente non lo abbiamo meritato, ma sollevare e contestare questo mondo del calcio, così come è strutturato, quello deve essere considerato un dovere di chi è appassionato a questo sport. Chiedere anche agli amici palermitani che in 3 anni hanno continuato a sostenere come nulla fosse, mentre qualcun’altro in società non faceva il proprio dovere. E fin qua ci sta. Ma chi ha permesso in questi anni l’iscrizione, chi non ha controllato? Chi a campionato concluso si è ricordato che era tutto fasullo? E i tifosi pagano, comunque e sempre. Basti guardare in casa nostra… Signori le cose che stanno avvenendo sono semplicemente sca-nda-lo-se. Altro che papera di Leali in un Cremonese-Foggia. Questo è un autogol per tutto il mondo del calcio, che ormai ha del tutto perso in credibilità. Dunque i tifosi, noi tifosi non dobbiamo assolutamente abbatterci, ma anzì… Ciò che auspico, a parte i ricorsi di cui dicevo, è la continuazione, è l’alimentare con più forza un’onda mediatica senza precedenti. Non lo si fa solo per il Foggia, dunque è un dovere nei nostri stessi confronti, soprattutto per le nuove generazioni. Che certe magagne siano portate all’attenzioni dell’opinione pubblica e con tutti i mezzi possibili ed immaginabili. Il collocquio segreto tra Fares e Salvini? Vi dico tutto io. Il presidente del Foggia consigliava in tutta segretezza (anche i muri hanno orecchie) di non farsi corrompere, che i taralli di Manfredonia sono più buoni di quelli di Monte Sant’Angelo (presidente dai, sdrammatizziamo). A parte gli scherzi, la strada da seguire è quella.
Riguardo noi il pensiero va sempre a quello stramaledettissimo punto, ma tranquilli, non siamo noi tifosi a doverci rammaricare, ma chi ci ha rappresentato in campo ed in panchina (a proposito, il “secondo” di Nember pare sia stato contattato per il dopo Allegri). Son loro che dovrebbero vergognarsi e considerarsi pure fortunati, poichè tra avvocati, ricorsi e beghe varie, si è spostata l’attenzione e non si è più parlato delle loro “gesta” culminate con la sconfitta di Verona. E dopo 3, dico 3 retrocessioni, vi meravigliereste se questi eroi ci regalassero pure la quarta in un’enventuale sfida play out? Le ultime considerazioni riguardano società e ds, ma avremo tempo e modo. F.F.

Rino La Forgia

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