La pazienza di Mazzeo,il rosso sconosciuto al San Nicola e il Derby,21 anni dopo l’errore di Zanchetta…

Siamo al rush finale. E’ ormai iniziata la fase più calda del torneo di B, quella in cui si decide tutto. Il Foggia ci arriva benissimo, con una situazione, di classifica e ambientale, impressionante, se solo proviamo a ricordare da dove si era partiti e a quel malinconico mese di dicembre, terminato sulla quart’ultima piazza, ad appena 4 lunghezze dal fondo della classifica. La soglia psicologica dei 50 punti è stata raggiunta a Terni, grazie a un pari da non disprezzare affatto, specie perché successivo alla rotonda vittoria con l’Ascoli. Negli ultimi mesi, quella dei 50 punti è stata la vera “parola d’ordine” della risalita rossonera. Si era detto: “raggiungiamoli, poi potremo pensare ad altro, e divertirci”. Ecco, è anche la settimana del derby. E noi vogliamo divertirci.

 

SEMAFORO…SPENTO:

Se sarà verde o meno, lo scopriremo solo dopo. Parliamo del Derby, che torna finalmente allo Zaccheria dopo un’attesa , durata 21 lunghi anni.  La città e la provincia intera sono in fermento, e sono ore spasmodiche (quando quest’articolo sarà pubblicato ne mancheranno 16) per quella che è, da queste parti, molto, molto più di una semplice partita di calcio. E che, chi vi parla, attende, con ansia, dal momento immediatamente susseguente al gol mangiato da Zanchetta in quell’ultimo precedente (il famoso 1-1 del ’97 ricordato per le “porte invertite” da Collina), che diede il via libera al ritorno dei galletti in A, anche grazie alla successiva discussa partita con il Castel di Sangro.  Potremmo dire mille altre cose, ma ci fermiamo qui.

Buon derby, a tutti.

 

SEMAFORO VERDE: Fabio Mazzeo

Discorso vecchio. C’è sempre qualcuno pronto a proclamare un suo eventuale momento di appannamento, reclamando per lui un po’ di riposo. Ma il buon Fabio , con la sua proverbiale calma e pazienza, risponde sempre sul campo. In 5 giorni 2 gol e 2 assist. E’ arrivato a quota 16, fra i migliori cannonieri della B. 37 gol in 2 anni:  c’è ancora da discuterne?

 

 

SEMAFORO GIALLO: Denis Tonucci

E’ il Guerriero, uno dei simboli principali dell’incredibile rimonta del 2018 del Foggia. Il giocatore che tutti vorrebbero in campo con i propri colori, in una partita come quella di domani. Dove è peraltro un fresco ex, anzi, freschissimo (insiema ai vari Loiacono, Guarna, Greco, Fedato, Camporese. Purtroppo però la gara di Terni ne certifica le condizioni precarie, mentre c’è un Calabresi che sta facendo bene, mostrando affidabilità. La decisione a Stroppa e allo staff medico. Ma sia ben chiaro, anche senza di lui, noi domani in campo vogliamo 11 guerrieri.

 

SEMAFORO ROSSO : …questo sconosciuto

Rosso…  Come quello che il signor Marini, della sezione di Roma, in Bari-Novara non sventola al biancorosso Cissè, già ammonito,  nonostante la testata inferta al novarese Ronaldo.  E quello che avrebbe potuto mostrare anche all’altro barese Floro Flores, se solo avesse visto il plateale mani in area al 90’ che fa infuriare il tecnico piemontese Di Carlo. Sarebbero state, oltretutto, altrettante squalifiche, oltra a quella dello scozzese Henderson.  Non il migliore dei viatici per il Bari che arriva allo Zaccheria:  si diceva una volta che il più bravo degli arbitri è quello che non si nota. Ecco, noi, per quanto ci riguarda, della presenza del signor arbitro, domani ci auguriamo di non accorgerci neppure.

 

Giancarlo Pugliese