Foggia rischia, ma a Potenza arriva un punto. Schenetti rimedia, Nobile salva ma poche idee.

Alla fine il trittico della seconda settimana di campionato (per il Foggia tre gare in sei giorni) si conclude con una sconfitta, una vittoria e un pari. Quello di Potenza muove la classifica ma, per quanto visto in un “Viviani” gremito e ribollente di tifo (tremila spettatori, circa 400 foggiani), è un brodino a fronte di un Foggia nè carne e nè pesce. Boscaglia cerca di dargli sapore cambiando la quarta formazione su altrettante partite e non si tratta di un semplice turn-over: il modulo (4-3-3) nei numeri resta lo stesso della vittoria contro la Virtus ma il tecnico siciliano lo ridisegna cambiandone gli interpreti (Chierico lanciato al posto di Di Noia, Nicolao reinventato attaccante esterno in luogo di D’Ursi, Schenetti spostato sulla destra con Peralta stavolta in panchina, in mezzo rientra Ogunseye) e le modifiche sono sostanziali. Se vogliamo, anche piuttosto inaspettate. L’effetto è un primo tempo in cui gli undici in campo faticano a trovare idee e soluzioni di gioco. Di contro, il Potenza sfonda subito e la spallata la da’ un ex: è infatti Di Grazia a “bucare” già al 4′ minuto un disorientato Leo e a mettere in mezzo l’assist per Caturano: girata e tiro, Nobile sembra sorpreso, lucani in vantaggio. E’ una mazzata cui i rossoneri non riescono a reagire se non balbettando. In mezzo al campo non ci sono idee, manca l’uomo d’ordine e così è Di Pasquale a doversi far carico di impostare; lì davanti Schenetti sembra intorpidito, Nicolao non si schioda dalla linea laterale, Ogunseye resta inevitabilmente isolato; non va meglio neanche dietro, dove compaiono errori e disattenzioni che certificano la confusione generale della squadra. Il Potenza controlla ma commette forse l’errore di non approfittarne. E così si va la riposo.

NUOVA/VECCHIA TATTICA – A questo punto Boscaglia evidentemente preferisce non inventarsene di ulteriori: e così rimette subito in campo D’Ursi e Peralta (per Chierico e Nicolao) e ripropone il 4-2-3-1 di inizio torneo. La scossa funziona, il baricentro sale, l’ex Pescara parte bene sulla sinistra. Ma, dopo un gran riflesso di Nobile su Matino (54′), è Schenetti quattro minuti dopo a trovare finalmente lo spunto giusto in area girando in diagonale un pallone rimpallatogli tra i piedi. Il pari può dare nuova linfa al Foggia ma Odjer poco dopo è costretto a uscire per infortunio (entra Di Noia) e l’impeto dei satanelli si attenua. Resta tempo per un paio di tiri di Schenetti e Costa (bravo Gasparini), poi Vuthaj (subentato al 72′ nel solito “ineluttabile” avvicendamento con Ogunseye) ancora una volta non è fortunato: ottimo il movimento che al 78′ detta l’assist a Schenetti e sarebbe stato un bel gol ma, seppur roba di centimetri, il fuorigioco c’è. Sembra la chiosa alla partita ma il Potenza ha già dimostrato due cose in questo inizio torneo: la prima è che nel finale è squadra tremenda (82′, Nobile deve superarsi e togliere dall’angolino basso il colpo di testa dell’altro ex in campo Girasole: per inciso, il Foggia sui corner soffre tremendamente); la seconda è che ha un serio problema sui penalty: ne guadagna uno anche oggi (ancora mani di Malomo su girata di Belloni) ed è il terzo consecutivo, ancora una volta conquistato nel finale di gara; ma dopo Emmausso (con il Monterosi) e Caturano (con la Gelbison) stavolta è Belloni a sbagliare con un tiro centrale che trova il piedone prodigioso di Nobile (con Costa a sua volta straordinario a salvare sul tap-in di Schimmenti). Finisce così, con la curva rossonera che nega il saluto ai suoi e la sensazione che Boscaglia abbia non pochi nodi da districare. Ma il campionato è tiranno: fra sei giorni c’è il Pescara.

Giancarlo Pugliese

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POTENZA-FOGGIA 1-1 / IL TABELLINO

RETI: 4′ Caturano (P), 58′ Schenetti (F).

POTENZA (4-3-3): Gasparini; Rillo, Matino, Girasole, Gyamfi; Steffé (69′ Laaribi), Del Pinto (85′ Legittimo), Talia; Del Sole (70′ Schimmenti), Caturano (70′ Belloni), Di Grazia (78′ Volpe). A disp.: Alastra, Celesia, Emmausso, Sandri, Armini, Riccardi, Polito, Logoluso, Verrengia. All.: Siviglia.

FOGGIA (4-3-3): Nobile; Leo, Malomo, Di Pasquale, Costa; Chierico (46′ D’Ursi), Odjer (60′ Di Noia), Frigerio; Nicolao (46′ Peralta), Ogunseye (72′ Vuthaj), Schenetti. A disp.: Dalmasso, Garattoni, Papazov, Rotoli, Sciacca, Peschetola, Iacoponi, Tonin. All.: Boscaglia.

ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore.

NOTE: ammoniti: Caturano (P), Ogunseye (F), Rillo (P), Malomo (F), Girasole (P). All’83’ Nobile para un rigore a Belloni.