Fermiamo l’ingiustizia ai danni del Foggia

Sono giorni, ore febbrili che ci tengono col fiato sospeso. Ribadire le ingiustizie che si stanno perpretando ai danni del nostro Foggia, è evidente. Ore febbrili che comunque ci fanno comprendere come la nostra compagine ha diversi nemici sparsi qua e là, ma più che nemici è corretto chiamarli avvoltoi. Mutualità, richiesta di retrocessione la dicono tutta su quella che è la realtà. Entrare nel merito della fastidiosa ed ingarbugliata matassa diventa quasi superfluo, poichè solo pochi ormai non comprendondo la differenza tra problemi di carattere amministrativo e partite truccate. Certo chi ha interesse a sollevare il polverone vuol portare il tutto a dimostrare che con la cifra in questione (spicci nel mondo del calcio), il Foggia abbia potuto falsare il torneo attraverso una campagna acquisti faraonica (?). Peccato che se certe tesi venissero accolte ci dovrebbe essere uno stravolgimento di tutti i campionati. Ci si può sbizzarrire come si vuole circa operazioni non certo cristalline di tante società e dunque non avremmo che l’imbarazzo della scelta nel citarne qualcuna o più di qualcuna. Ciò che importa è che vigiliamo su ciò che avviene, poichè se fosse retrocessione tutto lascia pensare che sarebbe la fine. Non sarebbe solo il tempo che impiegheremmo per risalire nella serie cadetta, ma soprattutto non avere persone al comando della nave. O pensiamo di ritirare fuori dal cassetto discorsi tipo collette? Non voglio pensarci, motivo per cui ciò che ci resta da fare è sollevare il problema, far prendere conoscenza all’opinione pubblica che se passassero certe decisioni, non sarebbe solo la fine di una squadra con le strisce rossonere, ma dell’intero impianto calcistico. E’ bene che le maggiori e migliori figure foggiane, e non solo, si facciano portavoce di certe ingiustizie. Ed in una situazione così assurda fa piacere comunque la solidarietà le parole di chi sente propria la questione. Si va dalle esternazioni di Franco Ordine in poi e non cito altri personaggi per non far torto a nessuno. Magari sì, un grosso apprezzamento per mister De Zerbi perchè in due modi ci è stato vicino. Il primo perchè ha deciso (insieme a Di Bari) di non patteggiare, il che significa che nel modo più assoluto pensano di aver agito male, ma di fatto con questo atteggiamento ha alimentato le tesi della proprietà. Il secondo motivo è che non ha tenuto per sè ciò che pensava ai rappresentanti dell’Entella, presenti non si sà con quale diritto, a sperare nel decesso del “malato”. Bravo Roberto. Tornando a noi non dobbiamo “mollare l’osso”, bisogna farsi sentire da certi poteri che vogliono distruggerci. Tranquilli, il nostro campionato non è ancora finito, ci aspetta un’ultima trasferta (Roma) da dentro o fuori ed il popolo rossonero si farà sentire, sia pure in modo sereno e civile, così come in tutte le trasferte del campionato. Noi siamo il Foggia. F.f.

Rino La Forgia