CURIOSITA’/ Foggia, dal 2012 solo ex rossoneri in panchina. E la cabala dice che…

L’ingaggio di Pasquale Padalino, subentrato all’esonerato Grassadonia, rappresenta il 5° avvicendamento in panchina nelle ultime 7 stagioni: a partire cioè dalla rifondazione del Foggia Calcio, avvenuta nell’estate 2012 a seguito dell’esclusione dai campionati professionistici del defunto U.S.Foggia di Pasquale Casillo.

In realtà, si tratterebbe di un Padalino-bis. Il mr. rossonero era infatti già stato sulla panchina rossonera, proprio quando la neonata ACD Foggia Calcio muoveva i primi passi dopo l’ammissione al torneo di serie D. Il tecnico foggiano conquistò, con una squadra costruita in pochi giorni e che fu, in una continua sequenza di arrivi e partenze, un vero e proprio porto di mare per il resto del torneo, un assai prezioso quinto posto (in rimonta: 14 risultati utili consecutivi), che valse l’importantissima qualificazione ai playoff del girone H (corsa terminata con la finale di Matera) e il successivo ripescaggio in LegaPro. L’anno dopo un altro buon quinto posto (ma al termine di un campionato condotto in gran parte sul podio) che valse l’ammissione alla nuova LegaPro unificata, prima dell’addio per motivazioni d’ordine personale.

Ciò che è seguito, sul ponte di comando dei satanelli, è storia recente: prima il biennio con Roberto De Zerbi (ottimo 7°posto, a -4 dai playoff, con una squadra non trascendentale, e poi il 2° posto a -5 dal Benevento di Auteri e i successivi playoff con la finale persa col Pisa); poi il successivo biennio con Giovanni Stroppa (con la sontuosa cavalcata-promozione del 2017 e la splendida rimonta dell’anno successivo, con il 9°posto finale a -2 dai playoff). Infine, la breve esperienza di Gianluca Grassadonia, culminata con l’esonero della scorsa settimana.

Dunque (se escludiamo la parentesi in panchina di Gaetano Pavone) 4 tecnici in 7 stagioni. Tutti accomunati da una curiosa caratteristica. Vediamo quale:  

Padalino, De Zerbi, Stroppa, Grassadonia, Padalino BIS: il Foggia, da quando è rinato nel 2012, vede dunque sedersi sulla sua panchina solo e sempre ex giocatori rossoneri.  Particolare tanto più curioso se pensiamo che altrettanto sarebbe stato se ad arrivare alla corte dei Satanelli fossero stati Delio Rossi (capitano rossonero negli anni ’80) o Luigi Del Neri (uno dei satanelli più rappresentativi e amati degli anni ’70).

Un dato statistico impressionante, che ha ben pochi riscontri in altri club, anche fra i più blasonati: settimo campionato e quinto allenatore consecutivo ex giocatore rossonero. Foggia si conferma dunque una vera e propria “scuola di vita” e di tecnica per chi ha vestito la sua maglia, destinato in molti casi a una crescita professionale che prosegue anche una volta appese le scarpette al chiodo. C’è da andarne fieri.

A proposito di esoneri: un evento divenuto piuttosto raro sotto il caldo sole della Capitanata. Per ritrovare l’ultimo cambio in panchina a campionato in corso, infatti, dobbiamo tornare indietro a quell’ultima stagione dell’U.S.Foggia in serie C: era il 2011-12 e Paolo Stringara subentrò a Valter Bonacina alla 9^giornata, per poi restituirgli il posto nel 31°turno, in una difficile posizione di classifica. Prima ancora, nel 2009-10 (ultima, travagliata stagione degli “8 soci”, terminata col drammatico gol di Caraccio al Pescina nei playout) Guido Ugolotti rilevò invece la coppia Porta-Pecchia alla 21^giornata ma, come visto, non bastò a evitare i playout e a sfiorare una tragica retrocessione in Seconda Divisione. Sembrano passate ere geologiche…

Altra curiosità: come segnalatoci dal nostro Walter Guarini, Padalino torna dopo cinque stagioni, come era successo con Karoly (dal 31/32 al 36/37) e Puricelli (dal 71/72 al 76/77).

C’è infine un altro dato statistico, che depone a favor di cabala: gli ultimi 4 tecnici  all’esordio sulla panchina del Foggia (stavolta contiamo anche Gaetano Pavone) hanno sempre vinto la prima gara: si va dal 3 a 2 rifilato al Martina dal primissimo Foggia di De Zerbi (era il 30 Agosto 2014; a segno Iemmello – su splendido assist d’esterno di D’Allocco, e poi Agnelli e Cavallaro: 2 dei 3 marcatori di quella gara sono dunque ancora in maglia rossonera!), al sofferto 2 a 1 “a porte chiuse” del nuovo Foggia di Stroppa sulla Fidelis Andria (29 Agosto 2016: in gol Sarno e Padovan); quindi il roboante 4 a 2 al Carpi con cui era cominciato il campionato di Grassadonia e infine (storia di pochi giorni fa), il 3 a 1 alla Cremonese, con Pavone in panchina.

Se consideriamo che all’Arechi di Salerno, a causa di una vecchia squalifica ancora da scontare da parte di Padalino, siederà il suo secondo Sergio Di Corcia, possiamo allora incrociare le dita, e sperare che questa piccola tradizione prosegua inalterata, anche in vista del successivo esordio-bis di Padalino previsto invece a Perugia. Quest’ultimo, peraltro, un campo nel quale una bella inversione “a U” di un’altra tradizione invece molto sfavorevole ai rossoneri, sarebbe quantomeno auspicabile.

Giancarlo Pugliese

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(Si ringraziano il sempre prodigo Walter Guarini e l’ottimo Fabio Moccia per suggerimenti e segnalazioni)