Col fuoco non si scherza… 19 anni negli inferi sono bastati. Sveglia!

Quando si crede di essere belli al punto da specchiarsi immaginando magici scenari spesso si commette l’errore più grande e si precipita nel buio più completo. Ed è proprio questo il rischio che si sta commettendo in questo momento in seno al Foggia. Far finta di non vedere la realtà attuale dettata da numeri impietosi, come la sola vittoria nelle ultime 11 gare disputate oltre alle 31 reti incassate in 18 gare che fanno della linea difensiva del Foggia la peggiore di questo attuale torneo di B, è pura follia. Basterà la scelta fatta all’indomani della sconfitta di Livorno con l’esonero di Grassadonia, scommessa ardita e comunque persa questa del tecnico salernitano alla luce delle sue precedenti esperienze nel campionato cadetto (dove sono arrivati ben 4 esoneri in soli 3 campionati disputati calcolando anche quella foggiana), con l’arrivo del foggiano Pasquale Padalino (bravo ed amatissimo dai tifosi ma anche lui ennesima scommessa aperta, non avendo mai allenato in B) a rimettere a posto la classifica, così come accadde nel precedente campionato? Preoccupa, inutile nasconderlo, l’attuale classifica, situazione aggravata anche dalla tanto attesa campagna di rafforzamento di gennaio che stenta a decollare. Ricordiamo come nello scorso torneo arrivarono subito i vari Greco, Zambelli, Kragl, Tonucci, Calabresi, Scaglia, Duhamel e Noppert, tutti, chi più e chi meno, attori protagonisti della splendida rimonta che portò il Foggia di Stroppa ad un passo dai Play Off. Ed ora? Nulla ancora, tutto fermo, in attesa dei primi nomi e con alle porte una sfida salvezza importante e fondamentale quale quella di Carpi contro una diretta concorrente alla salvezza, che precede altre sfide importanti quali quelle successive con Crotone, Palermo,Pescara, Padova, Benevento ecc. ecc. Si ha certezza e cognizione che questa rosa di calciatori se resta siffatta possa cambiare il percorso fin qui malamente percorso (almeno nelle ultime 11 gare disputate)? Ecco perché nonostante i 3-4 punti in più che probabilmente arriveranno dalla CFA della FIGC tutti a Foggia tremano al pensiero di una “dipartita” in terza serie. Quindi tutti uniti e raccolti a perseguire l’obiettivo salvezza con la tifoseria sempre presente. Che ognuna delle parti in causa faccia il proprio dovere, in primis i calciatori ed a seguire tutte le altre componenti, compresa la proprietà, forse la meno colpevole di tutte, che tanto ha già investito nel “giocattolo” Foggia Calcio ma che non deve lesinare quegli ulteriori ed indispensabili sacrifici economici così come già fu fatto nello scorso mercato di gennaio 2018 per salvare il tutto. Sopravvalutare questa formazione, numeri alla mano, sarebbe il più grosso degli errori commesso e diciamola tutta la Foggia calcistica che ancora una volta invaderà Carpi non lo merita assolutamente.  “Col fuoco non si scherza!”   LUCIANO GALLUCCI