B-Movie/ Il veleno in coda: dal fondo classifica è partito l’assalto agli arbitri

C’è una squadra in serie B che è in pieno Magic Moment : è il Lecce di Liverani, che in questo momento della stagione sembra essere in grado di fare qualsiasi cosa. Anche rimontare 2 gol e portare a casa 3 punti decisivi, fra il tripudio dei 10.000 del Via del Mare. Allenatore carismatico, squadra che vola, due giocatori, come Mancosu e La Mantia, cui riesce praticamente tutto e una provincia intera che sogna a occhi aperti. E il ds Meluso, ai primi successi di una carriera mai del tutto decollata, non vuole lasciare niente di intentato: da Rostov, Russia, è arrivato in Salento il centrocampista sloveno Zan Majer per tappare subito il buco aperto dal brutto incidente di Scavone. I salentini ormai non possono più nascondersi: la corsa alla serie A è cominciata.

A seguire, prosegue la marcia del Benevento, che ha trovato in Montipò un ottimo estremo difensore; in parallelo, continua anche il crollo del Cittadella, alla terza sconfitta consecutiva. A spese dei veneti si riaffacciano in zona play-off Perugia e Salernitana grazie alle importanti vittorie in trasferta di Carpi e Ascoli, mentre Grosso salva la panchina vincendo a La Spezia nel risultato forse più sorprendente di giornata.

In coda, il quadro completo dei risultati valorizza oltre ogni aspettativa il punto di Padova, pur mal accolto dalla tifoseria rossonera. Perdono infatti ben 7 delle ultime 10 squadre e ben 3, Cremonese, Venezia e Ascoli, rischiano ora di essere risucchiate dal gorgo della lotta-salvezza.

Nelle Marche è crisi di nervi: squadra in bambola e Vivarini per la prima volta criticato dalla piazza. La paura in riva al Tronto comincia a farsi sentire.

Furia cieca invece a Crotone:  inferocito Giovanni Stroppa contro le decisioni del direttore di gara mentre il presidente Vrenna annuncia dossier e minaccia il ritiro al prossimo nuovo torto arbitrale. Guardando la gara, in effetti il netto rigore negato ai calabresi è di quelli che gridano vendetta. E visto il rigore avuto dal Pescara anche a Foggia vien quasi il sospetto che le parole al vetriolo proferite dal presidente abruzzese Sebastiani a proposito dell’arbitraggio di Pescara-Brescia abbiano sortito un qualche effetto.

Ma non è finita: anche a Carpi ce l’hanno con gli arbitri, col presidente Bonacini che a sua volta reclama due rigori ed evoca complotti.

Si lecca le ferite pure il Livorno, che però almeno salva il suo uomo-faro Diamanti dalla ventilata maxi-squalifica. Dopo l’espulsione rimediata nel burrascoso finale di Lecce, invece, è arrivata una sola giornata di stop, accompagnata da un duro comunicato del club labronico contro il sedicente scoop di una testata online salentina. Secondo la quale Diamanti avrebbe urlato all’arbitro Massimi “Io sono Diamanti e non mi faccio prendere in giro da un ragazzino” : affermazione grave, se verificata, ma non confermata dal referto. C’è da dire che la notizia l’aveva tirata fuori il sito Sololecce, tristemente noto, a noi che abbiamo buona memoria, per le sue sparate a sensazione ma spesso con non troppo fondamento. Cosa non si fa per qualche click in pìù.

Giancarlo Pugliese

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