ACCONTENTIAMOCI DEL PUNTO…CHE E’ MEGLIO / La versione di Rino La Forgia

ACCONTENTIAMOCI DEL PUNTO…CHE E’ MEGLIO
Rino La Forgia

La gara: inizio piuttosto confusionario tra due squadre quantomeno animate da spirito battagliero. Non si arriva neppure al 10′ che un regalo da parte della difesa calabrese mette nelle condizioni D’Andrea di beffare con un pallonetto l’estremo difensore avversario (la presenza dell’attaccante si noterà solo per questo).
Gol che oltre a portare in vantaggio i nostri fa sì che l’intera truppa rossonera dia l’impressione di prendere sicurezza dei propri mezzi fino… a metà del primo tempo, quando cioè neppure il tempo di tirasi su le maniche da parte della Vibonese che naturalmente anche noi porgiamo un pacco da…. “mai dire gol”, cose che neppure nei tornei aziendali vedi. E stavolta sono i rossoblù a prendere più sicurezza, creandosi una ghiotta occasione che solo il volo di Fumagalli non trasforma in rete.
Ora non mi venga a raccontare il mister che nel primo tempo avremmo dovuto chiudere la partita, perchè oltre alla dormita avversaria non è che puoi recriminare se poi non abbiamo fatto neppure il solletico alla difesa della Vibonese, a parte, se proprio vogliamo, un tiro violento del solito Curcio e un’azione personale del solito Rocca a scaldare le mani dell’estremo difensore avversario, ma bisogna davvero andare col lanternino.
Nella ripresa la Vibonese parte in modo garibaldino ed ecco subito un tiro dalla distanza ad impegnare il portiere foggiano.
Poi l’ingresso di Balde che si è arrabbattato come ha potuto, e, con un Kalombo che si era spento (poca tecnica, ma tanta velocità…..passa questo il convento), si poteva chiudere la serranda. Alla fine il bilancio è disarmante: la cosiddetta partitaccia dove sarebbe stato un delitto se una delle contendenti avesse preso i 3 punti. Ho provato ha contare i passaggi ma mi son reso conto che più di 2-3 non avvenivano, tanta la pochezza tecnica.
Restiamo dunque sempre dell’idea che con un Balde e/o un Dell’Agnello dall’inizio almeno si potrebbe sfruttare qualche palla sporca che casualmente dovesse arrivare in area, ma il mister la vede diversamente. E dunque non sai dove arrivano i limiti dei giocatori e quelli del mister che a mio avviso si ostina a pretendere un gioco sopraffino, quando magari non è il caso. Continuiamo poi a non comprendere come dei giocatori, e non parliamo solo dei due attaccanti, non facciano rifiatare altri, vista la frequenza degli incontri disputati. Ma probabilmente avremo torto noi. Resta comunque da capire il motivo per cui solo contro il Bari si sia fornita un’ottima prestazione. Mistero. Per fortuna la classifica ci consola perchè evidentemente il livello generale, escludendo alcune squadre attrezzatissime, è così basso che al momento siamo in linea coi programmi. F. F.

Rino La Forgia