AI VOTI / Curcio, assist in serie; Di Pasquale gladiatore; bentornato Di Jenno!

Predominio nel possesso, tanto palleggio, qualche pallone interessante infilato in area, ma anche diversi, troppi, contropiedi concessi ad un Taranto ostico e reattivo, perfetta immagine del suo tecnico già conosciuto dai tifosi rossoneri ai tempi della D, quando era alla guida del Fasano che sottrasse 4 punti (più una qualificazione alla semifinale di Coppa) al Foggia di Ninni Corda.

Eppure non manca qualche segnale positivo dalle prove dei singoli, sebbene nel complesso non siano mancati le (soliti) lacune in movimenti e gioco di squadra. Di seguito le nostre valutazioni:

ALASTRA 7 / In uscita toglie prima il pallone dai piedi di Saraniti e poi (semmai) lo fa franare a terra: per noi quello fischiato da Saia non può essere rigore. Non lo avesse comminato, avremmo allora dovuto parlare di un miracolo dell’estremo siciliano. Ma il numero uno rossonero avrà ancora parecchio da fare nel resto della gara. Il doppio intervento sull’ennesimo contropiede tarantino nel primo tempo è da applausi.

GARATTONI 6 / Ha due under dal suo lato e in particolare il terzino Ferrara (corsa e tanto fiato) è impegnativo, Perciò arriva poco al fondo. Peraltro spesso, quando lo fa, non è servito.

DI PASQUALE 7 / E’ la vera sorpresa in formazione: non solo per il suo rientro (esordio in campionato) ma anche perchè a cedergli il posto è Girasole, che a Bari aveva giganteggiato. Il centrale ex Samb però sorprende anche in campo: prova gagliarda, di grande personalità, che esalta lo Zaccheria; bene in marcatura e negli anticipi, piedi buoni per la costruzione e non disdegna di sganciarsi (vedi azione del gol, che parte da lui). Chiude la gara con i crampi e col turbante insanguinato: tornerà a casa con 7 punti di sutura. Un vero Gladiatore.

[83′ GIRASOLE / s.v. ]

SCIACCA 6,5 / Con Di Pasquale è una bella coppia. Fa un intervento dei suoi quando salva in scivolata (con perfetto tempismo) sul tiro di Saraniti, lanciato a rete. Questo ormai è il suo marchio di fabbrica.

MARTINO 5 / Va in percussione come al solito. Dietro però qualche errore costa caro. L’asse destro del Taranto lo mette in difficoltà. Non segue l’uomo sull’azione del primo gol, il Foggia continua a soffrire sul suo lato e Zeman opta per il cambio. Spiegandoglielo a caldo, come esce.

[ 34′ DI JENNO 6,5 / Si era visto solo qualche minuto a Monterosi. Zeman lo “ripesca” e l’esterno milanese lo ripaga con una prestazione attenta e continua. Non solo “chiude” la catena destra tarantina, resa insidiosa dall’asse Riccardi-Civilleri-Mastromonaco, ma si propone di continuo anche in sovrapposizione (ben visto da Curcio, che lo conosce bene). Mette anche in mezzo un paio di cross bassi e tesi, purtroppo senza esito. Bentornato.]

ROCCA 6,5 / Conferma il trend di crescita. Macina molti palloni e lo fa con personalità. Peccato la bella occasione nel secondo tempo.

PETERMANN 6 / Si abbassa e fa ripartire l’azione. E’ sempre pronto per dar sfogo alla manovra. Movimento e gol sono da applausi. Purtroppo pesa maledettamente quel passaggio scriteriato a Gallo, che innesca la ripartenza jonica nell’episodio del rigore.

GALLO 6 / Solita intensità, ma il Taranto è corto e in mezzo al campo il traffico è notevole. Ha una bella palla ma prova un destro complicato e la spreca.

[ 75′ GAROFALO 5. / Non comprendiamo nè il suo ingresso il campo nè lui]

MEROLA 5,5 / Incide poco, con troppi tocchi errati, e continua a girare al largo dall’area. Si fa male e deve uscire, con tanto amaro in bocca.

[ 33′ RIZZO PINNA 6 / Ha spirito di iniziativa e piedi buoni. Da’ vita a qualche combinazione interessante. Però galleggia tra le linee e non risolve il problema del “vuoto” in area. Viene cambiato a sua volta. Forse poteva essere arretrato a centrocampo, invece di “consumare” un altro cambio per Garofalo, ma non sappiamo se aveva avuto qualche problema anche lui. ]

82′ VIGOLO s.v. / Con lui si acquista più “presenza” in area. Ben imbeccato da Curcio, serve anche un buon pallone a Petermann. Goccia dopo goccia, sta acquisendo personalità. ]

FERRANTE 5,5 / E’ stanco. Peraltro è costretto spesso a proporsi e andarsi a cercare l’uno-due, sguarnendo ulteriormente l’area. Ha una bella palla di testa (gran pennellata di Curcio) per impattare subito il vantaggio jonico ma la mette a lato. Nel secondo tempo la stanchezza ha la meglio.

CURCIO 7 / A chi lo critica forse sfuggono i dettagli. Che nel calcio sono tutto. Quelli di questa partita sono gli assist sfornati a ripetizione: in ogni azione pericolosa dei rossoneri c’è sempre il suo piede di mezzo. E’ intelligente e bravo nel difendere palla e vedere l’inserimento di Petermann sul gol del pari. Ma è ancora lui a pennellare per Ferrante nel primo tempo e a infilare splendidi filtranti in area per Rizzo Pinna, Rocca, Vigolo. Con una tal mole di giocate. interrogarsi sulla “adeguatezza agli schemi di Zeman” è come friggere l’aria.

Giancarlo Pugliese

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Foto: ph. Potito Chiummarulo